Fin da quando era poco più che una manciata di informazioni e speculazioni hardware celate dietro al nome in codice Project Scorpio e al riuscito slogan “It’s a monster”, non è stato raro incappare sul web in commenti e opinioni che mettevano in dubbio la possibilità per Xbox One X di offrire all’atto pratico delle prestazioni grafiche in grado di staccare sensibilmente la concorrenza diretta. Chi scrive non sarà certo il solo ad essersi più volte imbattuto in opinioni e considerazioni che ipotizzavano scenari quali ad esempio: “gli sviluppatori non la supporteranno mai a dovere”, “alla fine varrà la regola del minimo comune denominatore” o ancora “la potenza basterà appena ad alzare la risoluzione nativa rispetto a PS4 Pro”.
Adesso che Xbox One X è disponibile e con essa anche diverse patch X-Enhanced, le analisi sui titoli multipiattaforma a firma soprattutto di Digital Foundry iniziano ad accumularsi e, dunque, è possibile verificare come stanno realmente le cose. L’approccio migliore è far parlare le principali comparazioni di DF ad oggi disponibili:
Titolo | Xbox One X vs PS4 Pro | Giudizio complessivo di DF |
Hitman |
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What was always a great game to play is now also a highly impressive showcase title for Microsoft’s new console. |
Star Wars Battlefront 2 |
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For console users with 4K displays, the new Microsoft console delivers a significantly improved presentation overall compared to its Sony counterpart, and the gulf in clarity and pixel counts is just as surprising as it was with Wolfenstein 2. After all, the Sony and Microsoft consoles are fundamentally based on very similar technologies: Xbox One X has more compute power and more memory bandwidth, but the big leap in pixel counts seen here exceeds what we would have expected based on the specs alone. |
Wolfenstein 2: The New Colossus |
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Overall, the sense is that Xbox One X offers up a big win over the Pro in terms of image quality and delivers a beautiful 4K gaming experience. |
Final Fantasy 15 |
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The sense is that Final Fantasy 15 has its share of inconsistencies and frustrations on all platforms, with each version possessing its own share of problems that combine to detract from the overall experience. Ultimately though, we have to hand it to the Xbox One X port as the best way to play the game – while the performance issues and potential sleep mode bugs are annoying when they manifest, it’s still the best-looking version on consoles with mostly stable performance overall |
Titanfall 2 |
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As things stand, both PS4 Pro and Xbox One retain the super-slick refresh and response that is the game’s signature, and scale to varying degrees in terms of visual features and pixel counts. |
Call of Duty: WW2 |
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Analisi non definitiva |
Assassin’s Creed Origins |
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The end result is that while we’re still looking at a beautiful game, Assassin’s Creed Origins isn’t designed to extract more impressive visual results from Xbox One X’s hardware specification – and the visual make-up of the game suggests that this was never really Ubisoft’s intent.
The mid-gen refresh machines from Sony and Microsoft sort out most of the in-game frame-rate dips, and both improve visuals – and in terms of the various console versions available, Xbox One X is the best of the bunch |
Diablo 3 |
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Diablo 3 may not add a higher-grade texture pack to make us of its extra VRAM, or anything like it. The game sticks to a similar skeletal framework as the standard PS4 and Xbox One versions in this sense. Nevertheless, if you’re looking for an example of how that extra power over PS4 Pro translates into improved image quality, Blizzard’s classic delivers |
La Terra di Mezzo: l’Ombra della Guerra |
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As thing stand, Shadow of War gives us a prime, early example of why Microsoft targeted Xbox One X’s specific specs. The sense is that a higher pixel count alone isn’t enough; more importantly, this console has the extra memory resources to give those pixels more to show off – better textures, and improved LODs, for example. Additional visual options such as the ability to toggle dynamic resolution scaling are also welcome. Those who want their true 4K can have it, while those looking for more consistent performance are also catered for. |
Fonte: Digital Foundry
Pur nella intrinseca variabilità dei risultati che inevitabilmente caratterizza il rilascio di upgrade su una console mid-gen, già queste prime analisi parlano chiaro mettendo bene in evidenza come, rispetto all’avversaria PS4 Pro, Xbox One X sia capace di offrire dei miglioramenti in grado di risultare non solo corposi sulla carta ma anche pienamente percepibili. I gap di tutto rispetto in recenti produzioni AAA dimostrano, inoltre, che il rischio che i dev possano adagiarsi in un approccio da “minimo comune denominatore” con la Pro sia ampiamente scongiurabile; evidentemente i dev-kit e gli strumenti per lo sviluppo messi a disposizione da Microsoft permettono realmente agli sviluppatori di estrarre di più dalla X senza richiedere un effort esagerato.
Nel confronto con le versioni PS4 Pro, un notevolissimo incremento del numero di pixel risulta essere praticamente la prassi. Già da solo tale aspetto permette un migliore sfruttamento sia dei pannelli 4K (grazie ad un numero di pixel pari o comunque molto più prossimo ai pieni 3840×2160 che riduce gli artefatti legati all’upscaling) sia di quelli a 1080p (in questo caso grazie al supersampling che fa tanto meglio il suo lavoro di eliminazione dell’aliasing tanto più alta è la res nativa di partenza). Ciò, però, è solo la punta dell’iceberg perché, come dimostrano bene ad esempio titoli del calibro di La Terra di Mezzo: l’Ombra della guerra, Wolfenstein 2 e Star Wars Battlefront 2, Xbox One X ha la potenza necessaria per spingersi ben oltre il semplice aumento della risoluzione di rendering. Vanno in questa direzione miglioramenti quali l’incremento del livello dei dettagli, il miglior filtraggio delle texture, la maggiore qualità delle ombre e dei riflessi, la migliore illuminazione, l’aumento della distanza visiva e, soprattutto, l’introduzione di asset e texture di più alta qualità. Tutto questo va a beneficio sia dei possessori di tv 4K dando maggior spessore e qualità alla miriade di pixel generati e mostrati a schermo, sia di coloro che adoperano ancora un “vecchio” televisore FullHD. I succitati upgrade grafici rimangono, infatti, godibili anche su un pannello a 1080p.
In definitiva, la maggior potenza e il conseguente prezzo più alto di Xbox One X non sono fini a sé stessi bensì concretamente capaci di portare in dote netti e ben percepibili miglioramenti rispetto a PS4 Pro, con un gap che spesso va anche oltre quello che il semplice divario di teraflops ed euro lascerebbe immaginare. A conferma che gli sbandierati 6TF della GPU di Xbox One X risultano, nei fatti, accompagnati da ulteriori scelte hardware ugualmente se non più rilevanti (in primis i 9GB di ram riservati ai giochi che hanno aperto la strada alle texture di più alta qualità, subito apprezzabili da chiunque anche i meno attenti al comparto grafico) e da un lavoro di customizzazione e ottimizzazione del silicio di tutto rispetto.
Naturalmente non si possono escludere delle “anomalie”, inevitabili data l’ampiezza dello spettro di decisioni diverse che gli sviluppatori possono prendere per sfruttare i cavalli in più delle console mid-gen. Il quadro generale è però molto chiaro e chi vuole ottenere dai titoli multipiattaforma il meglio possibile in ambito console è avvisato; la scelta obbligata è Xbox One X e, indipendentemente dal pannello adoperato, il maggior esborso richiesto rispetto a PlayStation 4 Pro non sarà vano.