Abbiamo avuto modo di provare Remnant II, che riprende la trama dal punto in cui si era interrotta alla fine del primo capitolo.
Lo scenario è sempre post apocalittico e pervaso da una misteriosa entità aliena che sta invadendo non solo la nostra dimensione, ma l’intero multiverso. Nonostante alcune speranze emerse nel primo episodio, i resti dell’umanità si trovano ancora di fronte a una grave minaccia, come dimostra il prologo di questo secondo capitolo.
In realtà, il gioco enfatizza l’azione più che la trama, e sebbene alcuni elementi da gioco di ruolo siano stati potenziati, la narrativa risulta piuttosto superficiale.
Il gameplay cooperativo è ancora fino a un massimo di tre giocatori e permette cambi di classe e un’ampia personalizzazione per un’esperienza votata alla diversificazione del party e alla rigiocabilità, molto elevata. Quest’ultima è accentuata anche dalla proceduralità della generazione dei livelli, cangianti e imprevedibili.
Le battaglie contro i boss sono migliorate, introducendo meccaniche uniche. Lo shooting restituisce un feeling piuttosto buono e nel complesso il titolo ci ha divertito molto, soprattutto se giocato in compagnia.
Dal punto di vista visivo, Remnant 2 è un passo avanti rispetto al predecessore, sebbene alcune problematiche di ottimizzazione persistano, soprattutto su console.
Complessivamente, offre un’esperienza di gioco coinvolgente e piacevole, rendendolo un valido titolo che ci accompagnerà nei prossimi mesi.