Grazie a Thunderful ho avuto il piacere di poter giocare e provare “pad alla mano” Planet of Lana, nuovissima e dolcissima avventura sviluppata da Wishfully, che arriva in esclusiva su Xbox One ed Xbox Series X e che ci trasporta su di un pianeta simile al nostro, ma protagonista di una vera e propria catastrofe.
Se volete dunque scoprire l’avventuroso e dettagliatissimo viaggio di Lana continuate a leggere la nostra Recensione!
Un particolare ed inaspettato incontro
In Planet of Lana la nostra avventura ha inizio su Novo, un misterioso e sconosciuto pianeta baciato dai raggi di un calorosissimo sole e caratterizzato da una fortissima e rigogliosa vegetazione, sul quale vivono alcuni umani insediati in un villaggio sospeso sull’acqua e costruito alla bell’e è meglio con tavole, pezzi di legno, corde e molto altro.
In questo strano ma intrigante villaggio conosceremo Lana, una piccola ragazza, intenta a giocare con la sorella maggiore, Elo, rincorrendosi a vicenda per le varie baracche dell’insediamento, fino a quando, delle strane navicelle di colore nero iniziano a piombare improvvisamente dallo spazio, la situazione dunque inizia fin da subito a prendere una bruttissima piega e l’arrivo di queste navicelle aliene non fa presagire niente di buono, infatti, poco dopo il loro burrascoso arrivo su Novo una di esse rapisce la sorella di Lana e molti altri umani.
Dopo questo doloroso avvenimento avrà veramente inizio il percorso della giovane Lana, che ci trasporterà alla scoperta dell’intero pianeta e della sua mastodontica vegetazione e popolazione aliena, con il solo intento di liberare la popolazione umana dai misteriosi robot dai quali è stata imprigionata.
Sebbene nelle prime fasi di Gameplay le sfide poste davanti alla stessa ragazza siano molto semplici, con l’avanzare del suo percorso diventeranno fin troppo difficili, a colmare questa difficoltà troviamo l’inaspettato arrivo di un piccolo ma utilissimo compagno, Mui, un piccolo animaletto alieno, simile ad un gatto che si rivelerà, una volta liberato da Lana un fortissimo alleato, che ci permetterà di affrontare qualsiasi pericolo o insidia senza paura.
La trama che dunque regge l’intero filo logico di Planet of Lana, seppur molto semplice ed ormai già vista all’interno del panorama Videoludico, Sci-Fi e non, risulta sempre in questo titolo rinnovata e coinvolgente, riuscendo a “farsi amare” anche da chi, di titoli come Planet of Lana non ne ha mai giocati, proponendo un alternarsi tra calma e tensione che riescono quasi per magia a bilanciarsi fra loro, proponendo una storia semplice ma di estremo effetto, coniando una modalità di racconto che mantiene viva e concitata l’attenzione del giocatore dall’inizio fino alla fine dell’intera avventura.
Un Gameplay fondato sul linguaggio
Ad accompagnare la trama del titolo di Wishfully troviamo un Gameplay altrettanto bilanciato e ben strutturato, che vede la costante cooperazione tra Lana ed il piccolo Mui, e che, per tutta l’avventura combineranno le proprie abilità per la risoluzione di innumerevoli enigmi ed ovviamente per la sopravvivenza di entrambi.
Il tutto avviene attraverso una costante comunicazione tra i due, strutturata attraverso un linguaggio creato ad hoc dal team di sviluppo, che risulta da tutti comprensibile.
Con il passare del tempo sarà possibile vedere l’evoluzione di Mui, che inizierà pian piano ad ascoltare gli ordini di Lana, potremo infatti dire allo stesso di fermarsi in uno specifico punto, di seguirci oppure di dirigersi in una specifica zona.
In tutta l’avventura lo stesso Mui sarà dunque la chiave principale per il completamento della maggior parte dei puzzle, diventando di utilissimo aiuto per quanto riguarda la distrazione dei nemici ed il passaggio di oggetti non raggiungibili da Lana, anche grazie alla sua sviluppatissima abilità di salto, che permette allo stesso di eseguire altissimi salti e di conseguenza raggiungere zone molto più alte.
Come già citato in precedenza, parte integrante del gameplay di Planet of Lana è concentrata sulla risoluzione di svariati puzzle, il titolo infatti riesce a proporre una grandissima varietà di enigmi, che riescono a stimolare le nostre capacità intuitive, visive e cognitive.
Nonostante molti dei puzzle possano sembrare fin troppo difficili o articolati a prima vista, il team di sviluppo è riuscito a trovare una formula per la quale gli indizi, anche senza la presenza di vere e proprie linee di testo vengono dolcemente e gentilmente forniti al giocatore, regalando un’esperienza di gioco formidabilmente fluida e leggera. l’unico tasto dolente del Gameplay è comunque rappresentato dagli stessi enigmi che, negli atti finali del titolo tendono a mostrarsi spesso ripetitivi.
Un dipinto fatto gioco
Non tutti voi sapranno che il concept originale del titolo deriva da un semplice sketch realizzato su Photoshop ambientato nella rigogliosa vegetazione di un luogo ignoto raffigurante una ragazza, il suo piccolo animaletto ed un nemico simile ad un ragno realizzato dal fondatore dello studio Wishfully Adam Stjärnljus, il cui stile continua a farla da padrone per tutta la durata del titolo, che rimane estremamente coerente a tutte le idee iniziali andando, sia visivamente, che in termini di gameplay a concretizzare una semplice idea proveniente da un’immagine realizzata con un programma di grafica.
Durante l’intera avventura a catturare l’attenzione troviamo dunque la maestosa direzione artistica progettata e disegnata dallo studio di sviluppo, che riesce sempre a regalare paesaggi ed ambientazioni indimenticabili, rendendo il proprio monitor un vero e proprio dipinto da esporre in una galleria d’arte.
In Planet of Lana tutti gli artwork sono estremamente dolci e lo stile di disegno utilizzato, in primis da Stjärnljus e poi ripreso dagli altri membri dello studio regalano paesaggi paragonabili ad alcune delle pellicole realizzate dai migliori studi di animazione.
Sebbene in tutto il titolo non siano presenti né linee di dialogo né informazioni testuali il rapporto tra i due protagonisti e le ambientazioni presentate è assolutamente armonioso e, senza alcun tipo di descrizione, ogni zona visitata riesce ad imprimere nel giocatore emozioni quasi indelebili. Lo stesso accade anche con i nemici, che riescono senza mai parlare a far immediatamente capire, anche con un solo sguardo le loro malvagie intenzioni verso Lana e Mui.
Da Encomio anche le varie animazioni, i modelli dei personaggi infatti non peccano mai nella fluidità dei propri movimenti, specialmente per quanto riguarda Lana, che durante le sue piccole cadute o arrampicate reagisce in maniera estremamente coerente alla fisica di gioco.
La stessa attenzione che è stata rivolta al comparto grafico la ritroviamo in egual maniera anche nel sonoro, grazie al prestigioso lavoro del Lead Sound Designer Francesco Ameglio che ha saputo regalare ad ogni personaggio ed ambientazione una propria personalità, attribuendo a Lana, ad esempio, una voce chiara, squillante e che richiama subito l’attenzione del giocatore nei momenti meno concitati, trasformandosi poi in semplici sussurri quando il pericolo è in vista. Lo stesso accade per tutti gli elementi di gioco, ai quali viene affiancata una colonna sonora per la quale è stato eseguito un lavoro certosino da parte di Takeshi Furukawa.
